Il nostro arrivo alle Gorghe di Valmarino è avvenuto in condizioni “estreme”. Tant’è che il signor Giuliano ci aveva accolte piuttosto basito, soprattutto alla vista dei nostri scarponi infangati. Ma lasciato il fango ad asciugare e riacquistato un aspetto femminile lo andiamo a cercare, perdendoci tra i vialetti di questa enorme magione. Sulle nostre teste, Corciano si colora di mille luci e colori all’arrivo della sera. Giuliano sta curando le sue piante e sistemando la piscina quando rimane sorpreso del nostro arrivo. Ci guarda da sotto le sue lenti rotonde e ci offre una birra. Ma noi vogliamo solo sederci ad un tavolo con lui e vogliamo scoprire di più di quell’aspetto burbero che sappiamo nascondere ben altro. Ed è così che, tra un tiro di pipa e l’altro, questo ex carabiniere (l’avevamo intuito) inizia a raccontarci la storia delle Gorghe…
Tutto è nato per scommessa. In principio si trattava di un rifugio per il proprio cavallo, una burla nata con degli amici in puro stile “Amici miei”. Poi, l’abbandono della passione per i cavalli e Giuliano inizia a pensare a quel luogo diroccato come il suo buen retiro. Dopo la pensione, inizia a comprare pietre e “a studiare da muratore”: inizia a restaurare e a costruire pezzo dopo pezzo il suo rifugio. Il casale è una tipica costruzione rurale umbra, completamente e sapientemente ristrutturata mantenendone inalterata l’architettura e utilizzando materiali di recupero e metodologie nel rispetto delle tradizioni locali. Ci prende talmente tanto gusto che, finito di costruire la sua casa, continua a costruire per i suoi figli che, negli anni, sono cresciuti e hanno messo su famiglia. E poi nasce una smisurata passione per le piante, che Giuliano inizia a comprare e curare assieme a sua moglie: una cornice verde per un luogo che già è green di per sé.
E poi arrivano gli amici che si appassionano a questo progetto in continua espansione, defilato ma non troppo, allegro e gioioso ma non caotico. Arrivano anche dei bimbi, come testimoniano i tricicli e le carrozzine parcheggiate tra auto e trattori all’ingresso. Un ritrovo di amici e familiari che anima questo luogo quasi tutto l’anno. E allora perché non farne un mestiere? Un nuovo mestiere ed un nuovo futuro per Giuliano e la sua famiglia che credevano di aver semplicemente costruito “la casa della vecchiaia”.
Ed invece, dal 2001, le Gorghe di Valmarino è divenuto un salotto verde, un ritrovo di amici di una vita ma anche di sconosciuti che vengono a passare qui le loro vacanze e che ritornano negli anni. Famiglie, gente comune, l’intellettuale, la giornalista, il giovane con famiglia, il globetrotter… E adesso anche noi facciamo parte di questa piccola storia.
Ci tocca in sorte l’appartamento “Pendolino” che si trasforma in breve tempo nel nostro quartier generale: ci prepariamo un buon caffè, prepariamo i letti, laviamo la biancheria, ci godiamo un po’ di tv ancora coccolate dalle parole di Giuliano che, dopo averci raccontato la sua vita, passa l’intero pomeriggio ad ascoltare interessato e felice le storie di queste tre giovani pazze. Non vorremmo mai lasciare quel tavolo ma dobbiamo rientrare: fa fresco ed è ormai ora di cena. Speriamo di rivederlo l’indomani.
Non siamo riuscite a riabbracciarlo: proprio quella notte il nuovo nipotino di Giuliano decide di venire al mondo. Lasciamo le Gorghe alle prime luci dell’alba augurando al neononno un nuovo inizio.
Torneremo.